lunedì 13 maggio 2013

Don't miss: I PUGNALONI di Acquapendente

Cosa fate il prossimo finesettimana? Vi prenoto io. Anzi, il mio spirito campanilista.

Perché quello di oggi è un post molto molto parziale, dove andrò ad esaltare e ad invitarvi alla festa più bella del mio paese, ogni anno, cascasse il mondo, la terza domenica di maggio.
Si tratta della festa dei PUGNALONI, cioè una sfilata di grandi pannelli di oltre 2 metri x 3, fatti interamente con fiori e foglie, tagliate e incollate come tessere di un mosaico per comporre dei grandi, meravigliosi quadri.
Il tema è quello della libertà, perché l’evento che ha dato origine al tutto è la liberazione di Acquapendente nel 1166 dal tiranno che la governava in nome dell’imperatore Barbarossa, avvenuta per mano dei contadini, armati solo dei loro attrezzi da lavoro (con… ehm… un piccolo aiuto da parte delle truppe papali e orvietane ma questi sono solo retroscena!)
Comunque, in celebrazione di questo evento e come ringraziamento alla Madonna che, secondo la tradizione, avrebbe incoraggiato i contadini alla rivolta facendo fiorire un ciliegio ormai secco, da secoli Acquapendente si anima di fiori. E foglie e canti e bandiere.


I pugnaloni di oggi sono il prodotto di un’evoluzione lunga, che parte dai pungoli ornati di fiori che i contadini portavano in processione nel giorno della festa (e che rimandano, evidentemente, ad antiche feste pagane per l’arrivo della primavera) e arriva ai quadri di oggi, che sono qualcosa di meraviglioso e che è bello veder nascere, nelle settimane precedenti e soprattutto l’ultima sera.

Il lavoro per la realizzazione di un pugnalone è lungo e complesso e coinvolge moltissime persone.
Si parte da un bozzetto, che viene poi trasferito sul pannello di legno e che deve poi essere interamente ricoperto con foglie e fiori: le foglie secche (per le diverse tonalità del marrone) e infiorescenze del noce (per il nero) vengono attaccate nelle settimane precedenti, le foglie verdi vengono lavorate l’ultima settimana e l’ultima notte è interamente dedicata ai fiori, che altrimenti appassirebbero. 
E’ bellissimo girare per il paese, di laboratorio in laboratorio, e osservare le mani pazienti che incollano i petali, uno ad uno, con enorme cura e attenzione (avete mai provato ad attaccare i petali dei fioradalisi? Uno ad uno?? Provateci e poi mi direte.) E tutto il paese è illuminato ed è in festa, con turisti e aquesiani che girano, mangiano, commentano, confrontano e festeggiano.


Il giorno dopo, la domenica, è festa grande, coi pugnaloni finalmente finiti che fanno bella mostra di sé nelle varie piazze, cortei storici e la premiazione del più bello dell’anno.


Noi, ovviamente, ci saremo. E vi aspettiamo!! :-D

Per ulteriori informazioni andate a vedere QUI.
Foto e disegni di questo post sono tratti da QUESTO LIBRO.

10 commenti:

  1. Accipicchia che meraviglia! Provincia di Viterbo giusto? Beh, non siamo vicinissime ma un pensierino ce lo faccio...deve essere proprio una bella festa!

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    1. tu sei vicino Firenze giusto? Arrivi a Siena, segui la cassia e ti trovi ad Acquapendente in due ore (è il primo paese appena passi il confine Toscana-Lazio)! Io sto a San Casciano... percorso provato quasi ogni mese!!! ;-D

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  2. Ma che bellezza di disegni! Purtroppo per ora come turisti facciamo pena, perché i bimbi sono piccolissimi e noi pigri... rimedierò nei prossimi anni!

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  3. ma che bello!!! è anche più bella la fase collettiva e preparatoria dei pugnaloni, un senso di comunità altissimo, e ormai raro, un lavoro paziente e di collaborazione... penso che i bimbi acquesiani siano fortunati a vivere questa manifestazione da dietro le quinte, impareranno molto, e con loro forse anche gli adulti si rinfrescano la memoria.
    Davvero molto bello... peccato non potersi muovere, perché varrebbe sicuramente la pena.

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    1. nooo...peccato... tommi sarebbe stato strafelice di rivedere sara!!! :-D
      per quanto riguarda i pugnaloni, l'iniziazione avviene già nei duenni, dato che dal nido alle elementari i bambini fanno i "mini-pugnaloni". poi dopo passano nei gruppi degli adulti, generalmente per via ereditaria (cioè partecipano al pugnalone dei genitori) o in base alle amicizie.
      sì, il senso di comunità è molto forte durante tutto il periodo (da marzo, quando si inizia a parlare dei bozzetti, a giugno, quando gli sfottò per chi ha vinto e chi ha perso finalmente iniziano a diminuire) ed è una festa che non è diminuita - come partecipazione ed entusiasmo - negli ultimi anni, anzi! :-)

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  4. fossi più vicina proprio non me lo perderei...

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    1. :-) facci un pensierino, per i prossimi anni: è unica al mondo, c'è solo una manifestazione simile (cioè con pannelli VERTICALI decorati di fiori e foglie - le infiorate a terra sono abbastanza comuni) ed è in un paesino del Derbyshire, Ashford in the water: lì i pannelli sono ricoperti di creta - che sostituisce la nostra colla e mantiene freschi i fiori - e i pannelli, generalmente a tema sacro, venivano usati per decorare i pozzi (e quindi, come avviene in tutte queste feste che hanno inevitabilmente un'origine pagana, per ringraziare/propiziare il dono dell'acqua).

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  5. Posso dire Che mi piace questo mondo globale? ;-) Ok solo a volte...
    Ti seguo con tanto interesse da un po' da Bruxelles dove vivo e lavoro e soprattutto mi occupo di due bimbe fantastiche.Avevo intuito Che eri delle mie zone.Mío papa' era di Capodimonte, ma non sai che soddisfazione scoprire Che Sei di acquapendente...mi fai sentire tanto vicina al mío mondo Che mi manca tanto...brava e dominica ritorno magari passo a vedere la festa pare bellissima.Valentina

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