lunedì 29 settembre 2014

Il topo nella doccia

 Qui è ufficialmente iniziato, sappiatelo.  E se avete avuto dei figli lo sapete di sicuro. 

Il periodo degli ormoni a precipizio, delle endorfine in caduta libera, del suicidio del progesterone.

Il periodo delle tette asimmetriche, che dopo averne svuotata completamente una, spinta dalla fame, la neonata riesce a malapena ad attaccarsi all’altra e poi si addormenta, lasciandoti con un melone, un’arancia e un reggiseno perplesso.

Il periodo della fioritura dei peli, infestanti come margherite a primavera. Se vuoi metterti una gonna fallo oggi, appena depilata, che dopodomani già non è più il caso.

Il periodo della cioccolata ingoiata a quadrati interi, perché in qualche modo ‘ste endorfine dovranno pure risollevarsi e mica mi vorrete depressa vero? 
Quindi, grazie anche alla cioccolata di cui sopra, è il periodo della pancia molliccia che, incurante di minacce, buone intenzioni e ingloriosi paragoni con la prima gravidanza, continua imperterrita a mantenere la consistenza di una burrata. Di un soufflé. Tutta roba esteticamente gradevole insomma.

E’ il periodo dei sensi di colpa. 
Verso la neonata che poverina viene abbandonata a sè stessa mentre al Primo stavamo sempre intorno (e, sia detto tra noi, non è che l’iper-attenzione gli abbia giovato). 
Verso il Primo che poverino è sempre zittito perché l’altra dorme. O è costretto a giocare da solo, vuoi perché dobbiamo occuparci della Seconda, vuoi perché nonostante le migliori intenzioni la mamma non resiste oltre 5 minuti in giochi tipo “(tremillesima) lotta mortale tra apatosauro e carnotauro” o “drammatica esplosione di Boing e Shuttle” e tutta la serie di giochi tremendamente da MMMMMMASCHIO che hanno (sob!) preso piede quest’estate.
Sensi di colpa verso il marito, la casa, il lavoro, i panni da stirare, verso le lumache nell’orto e le formiche spiaccicate sotto le scarpe. Se una cosa respira è potenzialmente oggetto del mio senso di colpa. Solo le zanzare ne sono esentate, per ovvie ragioni.

E’ il periodo dei capelli che cadono a manciate soltanto a guardarli, figuriamoci a pettinarli. Che potresti donarli a tuo marito e farlo tornare ai gloriosi tempi del liceo, quando ti aveva conquistato per prestanza atletica e chioma ribelle. Che te ne ritrovi un grumo enorme, quando ti lavi, scodinzolante tra l’acqua e il sapone, aggrovigliato tra le dita dei piedi.

E’ insomma il periodo del topo nella doccia. 

Da cacciare a colpi di ratticida, integratori e risate. Anche idiote. :-)

14 commenti:

  1. Come mi conforta leggere il tuo post!! Descrive perfettamente la mia situazione!! Come vedi, infatti, ti commento alle 4 del mattino mentre il piccolo poppa e babbo e fratello dormono... Bisogna imparare a sfruttare ogni momento di calma...

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    1. 4 del mattino orario pessimo, almeno per me! :-) Dai che tra una ventina d'anni passa!! :-P
      A parte scherzi, come periodo può essere molto brutto... io, a parte gli inconvenienti fisici e qualche (tutto sommato modesta) dose d senso d colpa sto molto bene... molto meglio della prima gravidanza! E anche lì ho avuto un baby blues quasi trascurabile. Però se tu hai bisogno d chiacchierare e sfogarti un po' scrivimi, anche alle 4 del mattino: magari mi trovi sveglia!!! :-)

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    2. Grazie mille! In realtà di notte spulcio il web per costringermi a stare sveglia e non addormentarmi storta sul divano col pupo in braccio: quando mi risveglio certi dolori!! Più che baby blues a questo giro sto accusando una grande stanchezza e soffro il fatto di avere poco o niente tempo per me stessa. Sensi di colpa per la casa e i panni invece...meno di zero! forse sarebbe meglio ne avessi un po'... :)

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    3. io mentre la allatto dormo... spudoratamente! :-)

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  2. non avevo capito niente... almeno leggendo solo il titolo del post, che mi aveva fatto pensare a dagli adesivi per il bagno di casa tua, e insieme anche "Ma come cavolo fa Francesca con Tommi e una pirchipetola da allattare a trovare anche il tempo e l'ispirazione per disegnare dei topi da attaccare in bagno??"... poi andando avanti mi sono resa conto che, come ho scritto sopra, non avevo capito niente.
    Hai una grandissima arma contro gli inconvenienti da Topi nella doccia: l'ironia! il resto che ti dà noia, scaccialo o schiaccialo, come fai con le zanzaracce... (ma quando muoiono???)

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    1. ahaha!!! i topo-stickers!!! :-D no, per fortuna non sono arrivata a questo punto... a me i topi fanno piuttosto schifo, in bagno e fuori!!!

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  3. Ahahah! Qui il periodo della cioccolata non finisce mai! Ma va bene così... quanta verità nel tuo post, ti capisco e so cosa vuol dire:sensi di colpa a go-go, schiavismo da allattamento e zero libertà per te, che non puoi per l'appunto nemmeno fare una doccia serena senza aver l'ansia di sentire pianto da fame oltre la porta del bagno...! Passerà, ma mentre aspetti che arrivino i vent'anni è meglio godersi i piccoli momenti che ripagano di tutto questo:i primi sorrisi complici tra fratelli, la dolcezza del vederli entrambi addormentati vicini, gli abbracci collettivi e il tempo, infinito, per dedicarsi anima e corpo solamente a loro. Queste clse guariscono tutto (tranne la calvizie incalzante, a quella non ho ancora trovato rimedio!!!). Un bacio a tutti e 3!

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    1. la libertà è sicuramente la cosa che mi manca di più... già prendermi un'ora e mezzo a settimana per lo yoga è frutto di incastri complicati... domani volevo andare a tagliarmi i capelli... riusciranno i nostri eroi, tra mille insidie e pericoli?!? :-P

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  4. Noooo, allora è un topo quella cosa che mi ritirovo nella vasca dopo la doccia. Doccia, doccia...Aspetta, mi ricorda qualcosa...
    Scherzi a parte io ho risolto anche parte dei sensi di colpa trasformandomi in un marsupiale e portando i pupi praticamente ovunque, soprattutto il piccolo. Tutto quello che ti viene in mente fare è possibile tenendosi il pupo addosso...anche tagliarsi i capelli! E il phon, lo sapevi?, a qualche bambino concilia il sonno...
    In bocca al lupo!

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    1. io oggi, per tagliarmi i capelli l'ho lasciata al babbo (e poi sono tornata a casa a tagliarmeli da sola... ma è possibile che le parrucchiere non riescano ad accontentarti nemmeno se gli porti una foto?!?). il phon non concilia molto da queste parti ma l'aspirapolvere sì!! la mattina, quando è ora di dormire, la prendo in braccio e inizio a passare il folletto! Nemmeno arrivo a fare le scale che già dorme!! ;-P
      Per il portare... Tommaso l'ho portato praticamente ovunque col meitai. Con lei mi sono venuti subito problemi al collo e mi riesce molto più difficile farlo... ma appena va meglio la infilo di nuovo nel meitai e via! :D

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  5. Come ti capisco, come ti capisco!
    Coraggio, derattizzazione immediata a colpi di risate ^_^

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    1. :-D maledetti topacci (oggi per poco non si è intasato il lavandino dal parrucchiere!!! :-O)

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  6. Il topo è stupendo, u sensi di colpa non è che passino con il tempo, ma l'umore migliora (ma il cioccolato teniamolo sempre a portata di mano, che mica sarà quello che nuocerà alle nostre panze, no?!), tu sarai stupendissima e lucente e confortati che almeno una non farà i giochi tremendamente maschi!! :-) Un abbraccio coccoloso!

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    1. :-) io finora nn avevo nessun problema coi giochi da maschi... è che adesso se non si parla d dinosauri (i draghi sono un piacevole diversivo) si parla di scavatori-ruspe-rulli comparatori-asfaltatrici-cippatrici-motoseghe eccetera. oppure di aerei, che mi attirano ancora meno (i discorsi sui disastri aerei poi li adoooooooro!)
      ma ho qualche speranza: ieri ha voluto disegnare tutta la favola dei 7 nani (e sì, in qualche pagina, tra motoseghe e strumenti usati dai nani, è anche la storia d biancaneve) e oggi abbiamo in programma cenerentola... vedremo che ne esce... :-)

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