martedì 30 giugno 2015

Pigiama party e cosa bella

Il nano è al mare coi nonni e noi siamo a casa.
A casa, al lavoro e con una piccola che ha diritto ogni tanto di ricevere coccole in esclusiva.
Ma se il nano è lontano vuol dire che non siamo lì, a stringerlo se di notte fa sogni brutti.
Sì perché questa dei sogni brutti è stata la Paura di quest'anno. 
La Paura con la P maiuscola, quella che ti viene in mente all'improvviso, mentre sei in macchina e non c'entra niente, che ti fa piangere e ti rende insicuro.

In questo ultimo anno ho imparato che i bambini hanno un sacco di paure, spesso in successione, a volte in contemporanea, e che affrontarle e vincerle è un lavoro lungo e duro, di pazienza, infinite ripetizioni e fantasia.
Perché la paure non sono logiche, non sono ragionevoli, se ne infischiano dei confronti e soprattutto ritornano, anche se eravamo sicuri di averle mandate via.
Si può inventare che la paura è un grumo nero, si può tirarla fuori dalla bocca e lanciarla lontano dal finestrino della macchina. Ma se, appena tornati a casa, il cinquenne ritrova il grumo nero davanti al portone, non lamentatevi, è perfettamente normale.

Insomma Tommi aveva paura di fare brutti sogni. Fondamentalmente aveva paura di avere paura. E allora abbiamo costruito acchiappasogni, gli abbiamo riempito il letto di dinosauri guardiani (che ci credo che faceva brutti sogni, con le placche di uno stegosauro infilate nella pancia!), abbiamo dormito con lui come guerrieri in armatura pronti a sbarrare la strada agli incubi. 
L'unica cosa che alla fine ha funzionato è stato costruire, sera dopo sera, un rituale scaccia incubi.
Pigiama party e cosa bella, appunto.
Il pigiama party da noi va avanti da almeno due anni. Non pensate a fine serata scatenati, con pop corn sulle lenzuola e cuscini spiumati a forza di battaglie. Il tutto si riduce a leggere insieme sotto le coperte. Magari accendiamo le lanterne sopra al letto, magari invitiamo Olivia a disturbarci. A volte leggiamo due pagine, a volte dieci.
Poi un bicchiere d'acqua e, appena prima di chiudere gli occhi, la cosa bella. Cioè pensiamo alla cosa più bella accaduta durante il giorno o a qualcosa di bello che ci aspetta domani. La pizza a cena, il pomeriggio con la cuginetta, la festa della scuola. Le corse fatte finalmente su una bici senza routine, la baby-dance del campeggio, gli spiedini coi peperoni.
La maggior parte delle notti funziona e la cosa bella lo accompagna nel sonno sbarrando la strada agli incubi; a volte gli incubi arrivano lo stesso e allora l'unica soluzione è abbracciarsi stretti, tutti insieme nel lettone. 
Ma il pensiero fisso, quella paura che incombeva anche di giorno non c'è più. E' rimasto il rituale e so già che pigiama party e cosa bella rimarrà la frase cult prima di dormire per molto, moltissimo tempo.

Come è rimasta, retaggio della paura precedente, un'insopprimibile voglia di strapazzare i lupi, che siano nelle fiabe o nella collina accanto.
Ma di questo parliamo tra qualche giorno... :-)


p.s. Un post interessante, che mi ha aiutato durante i periodi più neri di Tommi, è stato QUESTO, su Gc. E voi, come affrontate le bestie nere dei vostri figli?

6 commenti:

  1. Bentornata!!! Anche dalle nostre parti sono iniziati gli incubi notturni... Uff!!! E anche da me, la soluzione vincente è l'abbraccio notturno e l'amico peluche guardiano dei mostri... E lunghe notti passate a dormire in due in un lettino a una piazza... la mia schiena e le mie occhiaie ringraziano!!! Un bacione!

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    1. Dormire insieme nel lettino per me è una tortura... non ci riesco proprio, sto scomoda, la coperta (d'inverno) non è sufficiente e mi prendo il raffreddore... nel lettone è meglio. Se funziona il "pigiama party e cosa bella" meglio ancora. :-)
      Ma ogni bambino ha la sua paura e il suo modo per affrontarla... in bocca al lupo!! (anzi no, qualcosa di più rassicurante... sennò poi ti passa alla paura dei lupi!! :-D)
      Tornati anche voi? E anche voi avete trovato le vacanze in 4 assolutamente distruttive?!? :-O

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  2. Anche noi li abbiamo combattuti per molto tempo più o meno nello stesso modo soprattutto in compagnia delle rime intelligenti di Gianni Rodari. I ŕisultati sono ottimi e in più fare le rime é diventato il nostro gioco preferito !

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    1. Mi dai il titolo del libro? Io adoro Rodari ma finora quello che gli ho proposto (ormai almeno un anno fa) non lo ha entusiasmato più di tanto, credo fosse troppo presto...

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  3. Noi abbiamo le goccioline magiche della nanna ( rescue remedy non alcolico) e la formula magica "brutto sogno, sogno brutto, ti sconfiggo con un rutto" ... Segue risata liberatoria.
    Lavoro lungo e certosino quello delle paure. Ma va preso assolutamente sul serio. Se al tuo bambino piace disegnare questo può essere carino http://www.mammaalcubo.org/grande-libro-delle-paure/

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    1. Bellissimo consiglio, adoro Emily Gravett!!! (noi di lei abbiamo Lo strano uovo e Blue Camelion, in inglese). Lo prenderò di sicuro, dato che il nano ADORA disegnare!!! :-D

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