giovedì 14 gennaio 2016

IO e la Iole

Come chi ci legge sa, quest’estate ci siamo trasferiti. 
La nostra sistemazione temporanea (incrociando le dita) è un appartamento col giardino, accanto ai nonni e sotto ad una coppia felice. Lui si chiama Mario, lei Iole.
E lei, “la Iole” per dirla come diciamo qui, è la mia nemesi e il mio senso di colpa ambulante, perché se è vero che quando si vive a 24 gradini di distanza è normale fare confronti su stili di vita e management familiare, è vero anche che il risultato del confronto è netto e impietoso.
Ovviamente per me.

La Iole ha un aspetto impeccabile, coi capelli in piega anche quando porta la tuta, senza ricrescita e con un’estetista che le viene a casa appositamente per la pedicure. 
Ai miei capelli non sono bastati 32 anni per capire se vogliono essere ricci o lisci, accontentandosi della sola certezza d’essere crespi, e mi imbarazza pensare da quanto tempo non vado da qualcuno di competente per la cura del corpo.

La Iole ha una vita sociale interessante: conosce tutti, chiacchiera a ruota libera coi vicini incurante di cose come differenza d’età o interessi ed esce tutti i finesettimana col marito per andare a ballare. 
Noi passiamo il sabato sera a fare picnic nel salotto a base di pizza e cartoni animati e siamo riusciti ad organizzare una cena con gli amici 4 mesi dopo aver traslocato. Probabilmente ce ne serviranno altrettanti per fare il bis.

La Iole pulisce le scale canticchiando e sbatte il letto ogni mattina, lasciando salubremente arieggiare le lenzuola per un’ora anche quando fuori gela. 
Io detesto cordialmente le pulizie di casa, trovo stampini di biscotti al bagno, pantofole sotto il divano e marionette da dita infilate nei cassetti della cucina. Mi dimentico di farle, le scale, ed è la Iole che le fa al posto mio, continuando a canticchiare.

La Iole ha piante rigogliose nel pianerottolo e le zucchine nascono spontaneamente nell’aiuola davanti al suo garage, fruttificando fino a novembre inoltrato. 
Il mio unico cactus tenta il suicidio ogni quindici giorni e solo le cure - peraltro sporadiche - di Valerio riescono a recuperarlo sul filo del rasoio.

La Iole cammina dritta come un fuso.
Io ho la schiena curva e le spalle chiuse, che invano la mia insegnante di yoga cerca di sbloccarmi ogni settimana.

La Iole non prende medicine, nemmeno banalissimi antidolorifici “perché alla lunga fanno male” (cit.). 
Io nel trasloco ho portato giù tre - e ripeto tre - scatoloni tra medicinali, kit di primo soccorso e dispositivi medici vari. 

Io quest’anno compio 33 anni. 
La Iole 90. 
E non aggiungo altro.

15 commenti:

  1. Francesca sei come sempre esilarante con la tua autoironia... ma davvero davvero non ci hai mai pensato a fare un libro tuo?!? secondo me hai anche parecchio materiale, tra cronache familiari e disegni di corredo...
    e hai anche una bellissima vicina! pensa se invece di canticchiare lavando le scale per tutti, fosse una che ti sgrulla le briciole della tovaglia sul davanzale!
    tanti baci a tutti voi!

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    1. In questo momento ho serie difficoltà a finire (per non parlare di leggere!) i libri degli altri ... figuriamoci a farne uno mio anche per il testo!!! :-O
      Ma grazie, così so che almeno una copia la venderei!! ;-P

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  2. sei adorabile! e pure la Iole.

    speranza

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  3. Grande!!! Fossi in te, penserei di lasciarle i bambini una sera e approfittarne per uscire con Valerio... comunque ti capisco, anche io soccombo sempre nel confronto con le arzille vecchiette, e ho più acciacchi di mio nonno che ha 89 anni!

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    1. Ti giuro che si è pure offerta di tenermi la bambina la mattina, quando accompagno Tommaso a scuola!!! Santa donna... ma per quello ho una fila lunga tre metri dietro la porta: mia nonna, mio babbo, mia zia, se potesse anche mia suocera... nessuno che si offra di stirare la pila di panni in camera invece!!! :-P

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  4. la Iole non ha due bambini piccoli. Tu si. ASSOLVITI . baci ELI

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    1. Ma io mi assolvo. E pure troppo facilmente purtroppo!!! :-O

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  5. Un ultimo dell'anno, ancora senza figli, ancora fidanzatini, fuori in centro... A un certo punto "dai rientriamo? Fa un freddo e poi ho quasi sonno" " sì anch'io". Rientrando la nonna di 92 anni ci aspettava sveglia, con l'inseparabile cane, per brindare!!

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    1. Questa - insieme alla Iole, insieme a mia nonna che appena dopo partorito ha dovuto cucinare il pranzo per 13 persone - ecco queste sono le cose che riducono la propria autostima al livello di una caccola sul bordo del tavolo!! Ahhh, le donne di una volta... :-)

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  6. Ciao Francesca!
    Sono Margherita, la mamma di Lucia (6 mesi) e Anita (3 anni e mezzo).
    Approfitto di questo post che cade a pennello per dirti che ho finalmente capito a cosa ti riferivi con i tuoi accenni alle fatiche da mamma-bis. Le tue frasi mi erano rimaste sempre stranamente in mente...
    Quando mi hai mandato il segnalibro per il Battesimo di Lucia (a ottobre...non so se ti ricordi) io sospiravo pensando "Varchiamo la soglia dei tre mesiiii!! Il peggio è passato..."
    Passato?!? La fatica era solo agli inizi. Sono bollita di notti che sembrano giorni e giorni che sembrano notti. Ho una sindrome da jetlag cronica eppure non mi sono mossa da casa mia... ogni tanto il mondo ruota un po', ma sono i giramenti di testa, niente aerei.

    Ora, siccome il mio ottimismo è svanito, hai qualche altra frase premonitrice sul mio futuro? Dimmi che passato l'inverno, passati i malanni, coi primi passetti, tutto sarà più dolce. In caso contrario, fai finta di non aver letto il post, per favore =) =)

    Un affettuoso saluto!
    Margherita

    (ps: quando ho distribuito tutte le bomboniere ho pensato: "Ok, adesso mi rimane solo da fare la foto per Francesca! Ehmmmmmmm....)


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    1. Ehm...direi che, per la mia limitata esperienza, il tunnel è ancora lungo... sicuramente se Lucia non dorme c'è poco da essere ottimisti, noi abbiamo vissuto l'incubo delle notti insonni solo per un breve periodo ed eravamo fuori di testa.
      Sempre in base alla mia limitata esperienza ti aspettano
      - i denti, che sono un incubo duro e puro
      - il gattonare, che è un gran passo avanti perché ci si diverte tantissimo e lo fa da sola
      - conseguenza del gattonare: devi riorganizzare tutta la casa perché ora riuscirà ad arrivare anche ai lego, alle sorprese kinder e a tutta una serie di giochi minuscoli di Anita, che finora avevi lasciato ai piani bassi perché tanto da sola non li prendeva. Ulteriore conseguenza: rabbia della grande perché la piccola le prende i giochi
      - il camminare, con conseguenti bernoccoli suoi e mal di schiena tuo per insegnarle (per la cronaca, Olivia attualmente ha un bernoccolo in fronte delle dimensioni di un corno da rinoceronte!!)
      - sorrisi e giochi finalmente divertenti, perché da 10 mesi in su sono uno spasso, e conseguente gelosia del grande con tecniche più o meno drammatiche per attirare l'attenzione (per dire, Tommaso non mangia più... mangia solo le rare volte in cui non lo fa Olivia, per distinguersi da lei e far vedere quanto è bravo!!!)
      - maggiore disponibilità a passare del tempo davanti a Masha e Orso o alle canzoncine al pc, lobotomizzandosi per venti minuti consecutivi e lasciando a te il tempo per respirare/depilarti/cucinare/eccetera
      - maggiore forza= maggiore propensione a rompere tutto, dai giochi a piatti e bicchieri.
      Tempi duri ma anche più divertenti ti aspettano insomma...
      ti saluto, vado a raccogliere i resti della mia ciotola preferita dal pavimento... (non scherzo!! :-( )

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  7. Accidenti, non siamo esattamente fuori dal tunnel.... però ti ringrazio di cuore perché in fondo questo quadretto drammatico mi spaventa meno di un quadretto romantico.
    Quando sento dipingere scene di totale ammirazione (alla quinta volta che Lucia mi sveglia di notte, non ho esattamente pensieri positivi...) e di supereroismo ("noi facciamo tutto senza nonni" o "io mio marito non lo sveglio mai") mi sento molto incapace. Mi demoralizzo proprio.

    Ti lascio alla raccolta cocci =( e vado a ritirare la spesa... sono uscita senza bancomat e scartabellando alla ricerca di contanti mi sono accorta che la mia patente scadeva un mese fa! (Anche io non scherzo, così ti faccio sentire in buona compagnia... Eheheh!)
    Grazie ancora, mi consola sapere che non sono matta... ma mamma! =)

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    1. Maddai!! Non esistono supereroi, o forse esisteranno pure, ma stai sicura che sono un'infima minoranza. Ed è vero che i supereroi salvano il mondo, ma è anche vero che per l'autostima sono un disastro!! :-P

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