Faccio outing: sono una pigra. Una pantofolaia, una che passerebbe il finesettimana spalmata come maionese sopra il divano a leggere cinque libri uno dopo l'altro, sopravvivendo a forza di cibo spazzatura per non dover alzarmi a cucinare. Una che quando deve andare da nonni inizia ad avere il mal di stomaco una settimana prima, solo al pensiero delle valige.
Questa primavera però, complice un sole splendido che ammicca e ti trascina fuori casa per forza, abbiamo deciso di darci un taglio.
Anche perché da queste parti parlare di riposo nel weekend è come avvistare un ufo o cercare di pescare una balena con mosche da trota. Non abbiamo i mezzi, proprio.
Quindi tanto vale mettere a frutto il nostro attivismo forzato per scoprire angoli d'Italia sempre nuovi, a misura di bambino ma anche no, che se un vestito non è nato "taglia 4 anni" puoi comunque adattarlo e farglielo andare bene, non so se mi sono spiegata.
Una delle tappe che vi vogliamo mostrare è qualcosa di noto e arcinoto per chi, come noi, è nato nel viterbese e dintorni, ma vale un viaggio, insieme alle altre cose belle della Tuscia, anche per chi viene da lontano. Sto parlando di un eclettico, mostruoso, sorprendente Parco dei Mostri!
Il Parco dei Mostri di Bomarzo (o più correttamente Sacro Bosco) non è un'invenzione moderna acchiappa-bambini, ma venne costruito nel '500 per volere del principe Orsini che, stufo di labirinti ordinati e classici giardini all'italiana, mobilitò architetti e scultori per costruire qualcosa di assolutamente unico e insolito, un mix di personaggi mitologici, sfingi, animali enormi e mostri ricavati direttamente dalle rocce che affioravano dal terreno.
Il Parco dei Mostri è una garanzia: è piaciuto a noi da piccoli, nanetti entusiasti in gita scolastica, in fila per due col grembiulino, ed è piaciuto al nano oggi.
Il mio pezzo preferito è ed è sempre stato la casa pendente, che non riesco a non considerare una sorta di "stamberga strillante de' noartri": qui i pavimenti sono obliqui, i muri storti e salire le scale diventa un gioco d'equilibrio.
Tommaso invece è impazzito per draghi e animali giganti e soprattutto per le mostruose, enormi bocche della verità (o almeno così le abbiamo sempre chiamate noi) che per un pelo non hanno mangiato il nonno, colpevole di troppi scherzi e simil-bugie ai suoi danni...
A lui invece, candido angioletto che dà la colpa alla sorella dei colori sparsi in giro (e spesso è vero) e altrettanto spesso le allunga sganassoni mascherati da carezze... beh, a lui non è successo proprio niente!! :-)
E voi, dove vi porta questa splendida primavera?
ahahah!!!! Gli sganassoni mascherati da carezze li conosco eccome!!! :) Bellissimo questo posto, l'anno prossimo abbiamo in programma una calata in Sicilia in auto, questa sarà senza dubbio una delle tappe del nostro viaggio!!! un bacio! (troppo bello il cappellino del tuo principino, anche le mie bimbe ne hanno uno formato orsetto, è il mio preferito!)
RispondiEliminaAnche io vorrei la Sicilia, il prossimo anno!!! Magari ci becchiamo tra i templi di Agrigento... :-D
EliminaIl cappello è un cagnolino, fatto dalla nonna... che adesso però verrà pensionato, non gli sta più...
A noi porta in giro per le montagne, come ho scritto in molti post, e a Pasqua ci ha portati in Friuli...
RispondiEliminaChe bello questo parco..peccato che per noi sia molto lontano ma nella vita non si sa mai !!
infatti, mai dire mai! :-D
Eliminaio in friuli non ci sono mai stata!!! :-O